Ieri a Crissolo alle 9, in un mai visto prima Consiglio convocato il giorno di Santo Stefano. Oggi a Ostana alle 10, a Sanfront alle 18, a Paesana alle 19 ed a Castellar alle 21. Lo corsa all’approvazione della “costituzione di forme aggregative” e della “convenzione per lo svolgimento associato di funzioni comunali” – che poi sfoceranno in un’Unione di Comuni “a 9” – costringe i Consiglio Comunale allo straordinario anche in periodi di festività Natalizie e di Fine Anno.
Ma c’è un qualcuno per il quale gli appuntamenti appena elencati sanciranno la fine dell’attività di funzionario e l’imminentissima “collocazione” a riposo. Si tratta del dottor Piermario Giordanino, che in questi anni ha servito – da segretario comunale – i Comuni di Crissolo, Oncino, Ostana, Paesana, Sanfront, Gambasca, Castellar, Brondello, Manta, Frassino, Pontechianale e Pamparato. In altri tempi lo si sarebbe chiamato un “fedele servitore dello Stato”.
Sessantacinque anni che compirà proprio il 6 gennaio prossimo, giorno dell’Epifania, una laurea in giurisprudenza, sposato con Brigida, papà di Andrea (ingegnere all’Enel), Mattia (infermiere nel centro di Cervignasco) e Nicolò (ancora studente), Piermario Giordanino porrà fine questa sera – perlomeno in fatto di “assistenza” ai lavori dei Consigli Comunali perché in pensione ci andrà martedì 1 gennaio prossimo – alla sua lunga carriera da funzionario comunale cominciata nel lontano Settantotto.
Della quale ricorda i momenti belli ed i momenti brutti.
“I problemi sono venuti tutti negli ultimi tempi, quando ci siamo dovuti confrontare con sempre minori risorse e sempre maggiori vincoli. I periodi più belli e prosperi sono venuti invece nel 1990 con l’approvazione della Legge sugli Enti Locali e sono durati all’incirca sino a 4 anni fa”.
E’ un mestiere che consiglierebbe ad un giovane laureato?
“Certamente si. E’ un lavoro intrigante, che ti impegna e ti tiene sul chi vive, senza farti annoiare mai. Non è una professione tranquilla, oggi – con la necessità di dover mediare fra le poche risorse a disposizione e la voglia di fare degli amministratori – meno che mai, ma è un bel lavoro, un lavoro che ho amato in questi lunghi anni… ”.
Si va verso un’Unione dei Comuni. Il suo pensiero in merito è…
“Che bisogna comporla il prima possibile, magari individuando il prossimo servizio convenzionato nei Lavori Pubblici, per i benefici che se ne ricaverebbero dal famigerato ‘Patto di stabilità’ e del superamento dei vincoli della legge sull’unica “Stazione Appaltante” in fatto di bandi”.
Buona pensione, dottor Giordanino!
Fonte: www.targatocn.it