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Festa degli Spaventapasseri
La “Festa degli Spaventapasseri”, che il Comune ripropone ogni anno tramite l’Associazione Culturale Spaventapasseri, è un grande museo a cielo aperto dedicato a quelli che – a ragion veduta – vengono definiti le “sentinelle dei campi”.
Un museo al cui allestimento contribuisce tutto il paese: a Castellar non c’è casa, fienile, orto, prato o cortile che non ospiti uno spaventapasseri, un “ciciu” realizzato con i materiali più disparati e “centrato” magari su qualche argomento di stretta attualità come – per l’anno 2011 – potrebbe essere il 150° dell’Unità d’Italia.
Un paese che si mobilita: ecco la ricetta vincente che ogni anno attira in paese migliaia di visitatori.
Il senso di comunità e la condivisione dell’evento sono il filo conduttore che unisce da anni gli abitanti del borgo alla vigilia della manifestazione. Dal 2005 l’Amministrazione comunale ha deciso di concentrare le risorse su questo evento, ultimamente tramite un’associazione culturale che gestisce quanto il comune, con grande sforzo, mette a disposizione.
Ma dietro a degli spaventapasseri, c’è un messaggio che si vuole trasmettere: la manifestazione degli spaventapasseri si inserisce in quel contesto che da sette anni l’Amministrazione si è prefissata: recupero del borgo, opere pubbliche a basso impatto, valorizzazione dei prodotti locali certificati e manifestazioni promozionali e culturali di taglio.
Gli spaventapasseri entrano a pieno titolo in tutte le linee sopracitate. Il notevole e crescente numero di persone che fa visita al borgo durante la manifestazione ha contribuito a far conoscere al meglio il borgo stesso e ha incrementato il recupero del patrimonio edilizio esistente contribuendo alla promozione dei prodotti locali.
Dunque non resta che programmare almeno una domenica in quel di Castellar per toccare con mano l'atmosfera quasi magica che si viene a creare.
L’invito dell’Amministrazione è quello di ritrovarvi quanti più numerosi possibile le prime due domeniche di maggio al Festival degli Spaventapasseri, ma soprattutto alla scoperta di un piccolo borgo che tanto di speciale ha da offrire.
Un borgo davvero da vivere …
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